Un
non troppo vecchio post… per una Buona
Pasqua a tutti
Se
Dio sia simpatico me lo sono chiesta un’infinità di volte. Mi chiedo anche
altre cose nella vita, così giusto per rassicurarvi.
Sin da ragazzina quando sceglievo chi frequentare sono sempre stata trasportata dall’entusiasmo. Se c’era qualcosa di interessante, divertente, soprattutto divertente, io c’ero.
Sin da ragazzina quando sceglievo chi frequentare sono sempre stata trasportata dall’entusiasmo. Se c’era qualcosa di interessante, divertente, soprattutto divertente, io c’ero.
Ora,
ma Dio è simpatico? Poco, abbastanza, molto… Io dico abbastanza.
Premetto
che chi scrive è cattolica, ma non pratica molto, un po’ come la palestra; ci
vorrei andare, ma rimando sempre.
Oggi i ragazzini dopo la S. Cresima, “ottenuto” quel pezzetto di carta che conferma il battesimo: fuggono o forse sfuggono! Perché? Dio non è simpatico? La Chiesa o il luogo dove ci si ritrova a parlare di Dio non sono attrattivi? Oppure era un “obbligo” e ora è scaduto quindi scelgono di fare altro? O ancora la Chiesa è noiosa e inutile? (Dio abbiamo accertato che è simpatico).
Oggi i ragazzini dopo la S. Cresima, “ottenuto” quel pezzetto di carta che conferma il battesimo: fuggono o forse sfuggono! Perché? Dio non è simpatico? La Chiesa o il luogo dove ci si ritrova a parlare di Dio non sono attrattivi? Oppure era un “obbligo” e ora è scaduto quindi scelgono di fare altro? O ancora la Chiesa è noiosa e inutile? (Dio abbiamo accertato che è simpatico).
Ho letto spesso che nell’età dell’adolescenza è facile che i
ragazzi perdano la fede. Faccio già fatica a credere che
la fede si possa trovare in quell’età. Oppure è una fede “relegata” al
bisogno, nei momenti difficili? Ma non siamo noi i primi modelli dei
nostri figli? Non siamo noi che invochiamo Dio a risolvere tutti i nostri
dilemmi? Non è a Dio che con preghiere e a volte con riti di superstizione ci
rivolgiamo per farci aiutare quando abbiamo bisogno? Assolutamente sì! Ma non dovrebbe funzionare così.
In
parte sicuramente l’ambiente famigliare e come si vive la religiosità in
famiglia possono determinare la decisione di frequentare la Chiesa in modo
attivo.
L’adolescente
costantemente in una fase di ricerca della propria identità, di grandi cambiamenti,
potrebbe perdere interesse a sentirsi “trattenuto” in un contesto religioso.
Nella ricerca di spazi più “indipendenti” e attrattivi si creano uno stile di
vita “personalizzato”.
Mio figlio ha ricevuto il sacramento della S. Cresima
quest’anno. Da poche settimane sono ricominciati gli incontri serali in
parrocchia. Questi incontri post-cresima si prefiggono l’obbiettivo di
riscoprire l’adolescenza e la propria trasformazione a partire dal dono del
Vangelo.
Poco fa gli ho chiesto? Ci vai volentieri a catechismo? Ha
risposto sì. Dio gli è simpatico? Mhm, ve lo dico subito… Andare a
catechismo è un momento di aggregazione, un
luogo d’incontro fuori dalla scuola,dove ci si ritrova anche a
giocare, scherzare e fare un po’ di “chiacchiere”. Poi è alla sera, volete
mettere vedere gli amici sotto il sagrato, con il cielo pieno di stelle!
E poi
c’è la serata della “pizzata”, poi quella “cinema” e poi ancora quella “musica
e fun”, e poi ci sono le ragazze, simpatiche. Domenica c’è pure la castagnata e
il torneo di Calcio.
Allora
ogni occasione è buona per far festa, ci si diverte. Mica è noioso, “il
Don è forte”! “Al mare ci siamo divertiti un mondo”!
Dio è
simpatico? Non lo so, ma la sua casa forse sì!
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