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venerdì 31 gennaio 2014

Liberiamo una ricetta: il Pandolce del Principe Rospo



Questo post partecipa a Liberiamo una ricetta: edizione 2014









Non c’era mai stata una volta una principessa cosi golosa. 
A Palazzo si chiedevano tutti come mai non si fosse ancora maritata.
Principi di tutto il mondo si recavano dal Re a chiedere in sposa la figlia. Oramai il padre aveva perso ogni speranza. Sua figlia era strana. 
Non amava le feste, e nemmeno i ricevimenti. La sua passione era la cucina.

Ma ahimè… l’avrebbe mai trovato un marito disposto a governare o meglio a rigovernare la cucina?

La principessa era spiaciuta di vedere il padre così triste, ma di sposare un principe qualunque non ne voleva sapere.
Mhm… ci voleva una ricetta segreta, ci voleva qualcosa che… potesse far giungere al Castello l’uomo che l’avrebbe resa felice…
Si rinchiuse per giorni in cucina, impastava, cucinava e disfava per ore e ore..... nemmeno di notte riusciva più a dormire.
Un giorno arrivò a palazzo un giovane e chiese di parlare con il Re. 
Il Re dopo averlo ascoltato iniziò a ridere così tanto che quasi si sentì male. Ma decise di dar seguito alle richieste del giovane e gli consegnò:



1 kg di farina bianca
1 cucchiaio di sale
30g di lievito
1 cucchiaio di zucchero
125 g di burro o margarina, 6 ½ - 7 dl di latte
1 tuorlo d’uovo


Il ragazzo andò in cucina e sotto lo sguardo sbigottito della Principessa iniziò a mischiare la farina con il sale, il lievito sbriciolato, lo zucchero e il burro ammorbidito.
Aggiunse il latte e iniziò ad impastare fino ad ottenere una pasta liscia e morbida.
Coprì l’impasto con un canovaccio e lasciò lievitare la pasta il doppio  (ca 1h).
Sotto lo sguardo ancora incredulo della Principessa, il ragazzo  con stupefacente destrezza modellò svariati Principi rospo; una palla per il corpo, due più piccole per gli occhi e una “biscia” per le zampe. Incollò le parti con un po’ di acqua, e dopo aver spennellato il tutto con il rosso dell’uovo, li mise al centro del forno, preriscaldato a 200° per circa 20-25 minuti…


C’era una volta una Principessa golosa…


"Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia. Questa ricetta la regalo a chi legge. Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente andare per il web".

realizzati dai bambini




Ci piacerebbe che questo momento di festa e condivisione fosse anche un'occasione di solidarietà. Per questo invitiamo tutti i partecipanti a donare l'equivalente della spesa per il piatto a sostegno delle famiglie rifugiate ospitate dal Centro Astalli di Roma. In questo modo inviteremo a tavola con noi, virtualmente, anche una persona che è dovuta scappare dal suo Paese per fuggire alla guerra e alla persecuzione e che qui in Italia deve ricominciare da zero. In particolare, ci piacerebbe dotare di stoviglie e pentole le famiglie che vivono nel centro di accoglienza Pedro Arrupe, in via di Villa Spada.
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