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domenica 23 giugno 2013

Io, lui e la vita



Non ho pianto quando ha terminato la Scuola dell’Infanzia, a ricordar bene, nemmeno il primo giorno di scuola elementare.

Commossa per il passaggio alla Scuola secondaria?
Mi spiace, ma nulla!

Sarà per questo che non ho mai avuto l’esaltazione di scrivere qualcosa con lo scopo di immortalare emozioni e vissuti di momenti che non torneranno mai?
Confermo, quasi con certezza.

E ora? Ora che succede? Mi ritrovo pure io travolta in questo turbine di entusiasmi che non è solo “sta crescendo” ma anche “sta facendo delle scelte personali ben precise”.

Ha terminato giorni fa le prove scritte di terza media, comprese le temutissime invalsi (spauracchio più mio che suo) e tra poche ore gli orali, cioè la tesina interdisciplinare.
E certo, la tesina! L’ha scelta lui! Scorro con nevrosi ossessiva le liste di tesine proponiate nei vari siti scolastici; acqua, adolescenza, alimentazione, amore, bambini, calcio, Barack Obama (?), danza, dolore, donna, guerra in generale, immigrazione, fascismo...
Nulla sulla Musica, figuriamoci sul Rap, ma l’ha scelta lui, zitti tutti!


Non è certo il momento di fare discussioni, con lui. Son settimane che mi par di vivere al fronte. Per comunicare alzo bandiera bianca e poi mi nascondo. Provate a ridere voi, che io ancora asciugo i pavimenti dalle lacrime (che siano quelle degli anni passati che avevo tenuto dentro?).
Mi muovo per casa come un camaleonte, a volte son bianca come i muri, a volte rossa come il divano, blu come il suo copripiumone quando entro in camera sua.
Sospesa e confusa e lui lo sa.

Ma lunedì sarà tutto finito…e già mi immagino sul dorso di un cavallo bianco (simbolo della Resurrezione; la mia), senza spada e senza armatura, incontro al nemico, lui.
E vissero di nuovo vicini e mordenti…

I pensieri corrono oltre, a settembre se tutto va bene, frequenterà per sua scelta  il Liceo con indirizzo Scienze Umane.
Forti, valorizzanti e uniche le esperienze estive in vacanza con ragazzi in situazione di handicap, che hanno in qualche modo determinato questa sua decisione.
Col tempo sto smettendo piano piano di chiedermi quanto può aver invece influito quello che è successo a me, anche in questo percorso scolastico.
Mesi fa, la motivazione da lui data a scuola sulla sua scelta “quando vedo qualcuno in difficoltà ho voglia di farlo sorridere”.

È sufficiente per una mamma? Quanto basta per far scendere una lacrima sul viso…


2 commenti:

  1. Io invece quando giorni fa hanno consegnato il diplomino alla mia monella per la fine della scuola dell'infanzia mi sono xommossa molto!!!
    Ma non faccio testo, sono un'emotiva ;-)
    Immagino come mi sentirò quando sarò davanti ai miei figli grandi oramai come il tuo, che fanno le loro scelte....
    A parte tutto...mi ha emozionato molto leggere la motivazione che tuo figlio dà della sua scelta personale: si vede che è un ragazzo in gamba, puoi esserne orgogliosa e questo vale bene una lascrima sul tuo viso :-)

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  2. Grazie maris, mi fa piacere leggerti!

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